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Sindrome di Raynaud


Il fenomeno di Raynaud è uno spasmo eccessivo dei vasi sanguigni periferici, che provoca una riduzione del flusso di sangue alle regioni coinvolte. Questo evento si associa ad una sensazione locale di dolore, bruciore, intorpidimento e formicolio, oltre a variazioni reversibili del colorito cutaneo (pallore, cianosi, eritema o una combinazione di questi).

Il fenomeno di Raynaud si verifica in risposta all'esposizione al freddo, a stress emotivi o alle vibrazioni. Si manifesta soprattutto in una o più dita delle mani e dei piedi; occasionalmente, sono interessate la punta del naso, i lobi delle orecchie, la lingua e altre parti del corpo, dove i piccoli vasi sanguigni sono più sensibili alle variazioni di temperatura. Il fenomeno di Raynaud regredisce rimuovendo lo stimolo.

Il vasospasmo può persistere per minuti o per ore, ma raramente è tanto grave da causare danni tissutali, come ulcere, infezioni e gangrena. Il fenomeno di Raynaud può essere primitivo (non associato a qualsiasi altro problema medico) o secondario a malattie sottostanti, come l'artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico. La forma secondaria è particolarmente comune nelle persone affette da malattie del tessuto connettivo, tra cui sclerodermia (o sclerosi sistemica), sindrome di Sjögren, connettivite mista o indifferenziata, dermatomiosite e polimiosite. Altre possibili cause sono neurologiche (es. ictus, sclerosi multipla e poliomielite), vascolari (es. aterosclerosi e malattia di Buerger), ematologiche (soprattutto le patologie che aumentano la viscosità del sangue) e neoplastiche. Il fenomeno di Raynaud, inoltre, può derivare da traumi, sindrome del tunnel carpale e da disturbi della ghiandola tiroidea. In alcuni casi, rappresenta un effetto collaterale di farmaci β-Bloccanti, nicotina, cocaina e preparati a base di ergotamina.

L’età media d’esordio del Fenomeno di Raynaud è 14 anni e solo nel 27% dei casi l’esordio avviene intorno ai 40 anni o successivamente. I sintomi dei pazienti affetti da malattia primaria sono generalmente di media entità. In uno studio condotto su 313 pazienti solo 38,( il 12%), ha riferito grave sintomatologia durante gli attacchi di Raynaud. Circa un quarto dei pazienti con Fenomeno di Raynaud primario ha una familiarità positiva per tale patologia con un parente di primo grado affetto. Sebbene la Sclerodermia sia generalmente considerata una patologia fibrosante dei tessuti , è oggi riconosciuto che la malattia vascolare sottostante svolge un ruolo fondamentale nella sua patogenesi e che quest’ultima è coinvolta nel danno tissutale. Il Fenomeno di Raynaud è presente in più del 95% dei pazienti sclerodermici e spesso è il sintomo d’esordio della malattia. Si pensa che il Fenomeno di Raynaud sia secondario ad una vascolopatia dei vasi periferici coinvolti sia nella nutrizione tissutale che nella termoregolazione corporea. Ciò che è certo è che la patologia vascolare non è limitata ai vasi cutanei o delle estremità ma coinvolge multipli organi coinvolti. Le conseguenze cliniche della patologia vascolare in corso di sclerodermia sono quindi varie ed associate a disfunzione d’organo, severa morbidità e mortalità. A differenza dei pazienti affetti da Fenomeno di Raynaud primario, i quali hanno eventi ischemici di non importante entità, che non interferiscono con le normali attività quotidiane e che migliorano generalmente con l’avanzare dell’età, i pazienti sclerodermici hanno frequenti eventi ischemici associati ad ulcere digitali ricorrenti, nel 25-39% dei casi.

Curare la sindrome di Raynaud

Al momento non è disponibile una specifica cura per la sindrome di Raynaud. Vi sono tuttavia alcune terapie che possono essere efficaci per poter ridurre la frequenza degli attacchi, come le modifiche dello stile di vita, alcuni farmaci e l’intervento chirurgico. Per quanto concerne le modifiche dello stile di vita, si consiglia di evitare le basse temperature, gli stress emotivi, la sottoposizione a determinate sostanze presenti nell’ambiente di lavoro e nel vostro ambiente quotidiano, e al contatto con particolari sostanze chimiche o farmaci.

Per quanto attiene i farmaci, alcuni medicinali possono provocare gli attacchi di sindrome di Raynaud, come quelli contro l’emicrania che contengono l’ergotamina, alcuni chemioterapici, alcuni farmaci da banco per il raffreddore e l’allergia, e così via.

Alla luce di tutto, è comunque possibile cercare di convivere in maniera tale che il Raynaud non determini effetti troppo pregiudicanti per il proprio benessere. Tra le principali accortezze vi è, appunto, la necessità di modificare il proprio stile di vita o la condivisione, con il proprio medico, di una terapia farmacologica. Solo nei casi più rari si procedere all’intervento chirurgico o alle iniezioni.

Rimedi naturali per la sindrome di Raynaud

I rimedi della medicina alternativa per la malattia di Raynaud Al giorno d’oggi manca un valido supporto scientifico che certifichi l’efficacia di queste medicine alternative rispetto alla malattia di Raynaud, tuttavia sembra che offrano alcuni vantaggi: 1) Biofeedback È una terapia in cui i pazienti imparano a controllare le funzioni vitali del proprio corpo, ad esempio la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, con l’ausilio di tecniche di rilassamento e con le informazioni fornite da dispositivi elettronici specialistici. Nonostante i terapisti che praticano questa tecnica raccomandano al paziente di utilizzarla per controllare la temperatura corporea e per ridurre la gravità e la frequenza degli attacchi della malattia di Raynaud, uno studio scientifico pubblicato nel 2009 ha dimostrato che il biofeedback non è efficace per la malattia di Raynaud.

2) Integratori alimentari

Alcuni studi dimostrano che l’utilizzo di integratori alimentari con acidi grassi essenziali è lievemente efficace nella terapia per la malattia di Raynaud. La vitamina B3, conosciuta anche come niacina, è stata studiata e ideata in una forma terapeutica utile per i pazienti con la malattia di Raynaud, perchè la sostanza induce una vasodilatazione arteriosa e migliora la circolazione sanguigna a livello cutaneo. Tuttavia, la niacina non è ampiamente utilizzata come terapia per la malattia di Raynaud perchè provoca numerosi effetti collaterali, come la diarrea, il mal di testa, disturbi di stomaco ed eruzioni cutanee. 3) Ginkgo biloba È una delle più vecchie specie di piante al mondo e le foglie rappresentano uno dei prodotti vegetali più studiati ed utilizzati nella fitoterapia. Il Ginkgo biloba può essere efficace contro gli attacchi acuti della malattia di Raynaud, ma sono necessarie ulteriori ricerche scientifiche per confermare questi risultati. Il Ginkgo biloba provoca una vasodilatazione arteriosa e migliora la circolazione sanguigna nelle dita delle mani. Uno studio dello University of Maryland Medical Center ha dimostrato che i pazienti con la malattia di Raynaud che assumono un integratore di Ginkgo biloba sentono meno dolore rispetto a chi non prende questa sostanza fitoterapica. 4) Agopuntura Questa terapia migliora il flusso sanguigno, quindi è utile per contrastare gli attacchi della sindrome di Raynaud.

Omeopatia per la sindrome di Raynaud

I rimedi omeopatici per la malattia di Raynaud sono: Arsenicum album: è utile quando la punta delle dita del paziente è fredda e gelida, con una sensazione di bruciore che migliora notevolmente con il calore. Le dita delle mani o le altre zone del corpo colpite dalla patologia sono ingrossate e pruriginose. L’Arsenicum album si usa più spesso nelle persone perfezioniste, inquiete, con ansia e che soffrono molto il freddo. Carbo vegetabilis: tra le cure naturali, il Carbo si prescrive ai pazienti con le estremità degli arti superiori molto fredde. In genere questi pazienti sono pallidi, deboli e soffrono spesso di indigestione. A volte manifestano una sensazione crampiforme alla punta delle dita dei piedi, mentre in altre occasioni diventano rosse perchè reagiscono in maniera esagerata ai problemi di circolazione sanguigna.

Chelidonium: è utile per la malattia di Raynaud se il paziente ha anche una sensazione di dolore e di rigidità nella regione scapolare e al collo, soprattutto a destra. Si suggerisce l’uso omeopatico del Chelidonium anche quando il paziente ha un mal di testa prevalente a destra, problemi al fegato e frequenti indigestioni. Hepar sulphuris calcareum: l’indicazione per questo rimedio omeopatico è l’ipersensibilità alle correnti d’aria e al freddo, spesso indossano guanti e vestiti pesanti mentre in alcuni casi non escono neppure di casa per evitare i sintomi spiacevoli della malattia. Queste persone sono estremamente vulnerabili, permalose e molto irritabili. Veratrum album: questo rimedio è indicato per i pazienti che hanno estremamente freddo, sono pallidi e hanno una sensazione di crampi alla punta delle dita degli arti. Questi pazienti sentono spesso freddo e debolezza estrema, con altri disturbi fisici tra cui la diarrea, il vomito e ciclo mestruale doloroso (dismenorrea).

fonti

www.my-personaltrainer.it

http://www.sclerodermia.net/rubrica-medica/il-fenomeno-di-raynaud

https://www.inran.it/sindrome-di-raynaud/5415/

http://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/sindrome-di-raynaud/


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