ESTRATTO ARTICOLO
2015 Mar;
126(3):437-45. doi: 10.1016/j.clinph.2014.10.009. Epub 2014 Oct 17.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25457652?dopt=Abstract
Autori: Donadio V.1, Liguori R.2.
1IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche, Bologna, Italy. Electronic address: vincenzo.donadio@unibo.it.
2IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche, Bologna, Italy; Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, Università di Bologna, Bologna, Italy.
La microneurografia è una tecnica neurofisiologica unica che consente la registrazione diretta di fibre nocicettive affini e postgangliari non mielinate mediante aghi di tungsteno inseriti nel fascicolo del nervo periferico. Negli ultimi anni, la microneurografia è stata utilizzata per accertare disabilità neurologiche in disturbi neurologici centrali come disturbi del sonno, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica o sincope vasovagale. In questi disturbi sono stati descritti anormali attività del nervo simpatico muscolare addominale (MSNA) e attività del nervo simpatico cutaneo (SSNA) o la risposta simpatica anormale all'eccitazione, chiarendo così importanti aspetti patofisiologici della compromissione sottostante. Inoltre, la microneurografia è stata recentemente utilizzata per dimostrare assenza o diminuzione del flusso simpatico nelle malattie che colpiscono il sistema nervoso periferico come la sindrome di Ross, il fallimento autonomo puro e la neuropatia delle piccole fibre. La microneurografia è stata anche utilizzata per studiare il deflusso di nocicettori in disturbi del dolore che interessano il sistema nervoso periferico come la neuropatia a piccole fibre, la neuropatia diabetica, l'eritromelalgia, la sindrome da dolore regionale complessa e la fibromialgia. In questi disordini, la microneurografia ha documentato principalmente l'ipereccitabilità C-nocicettiva del meccano-insensibile che potrebbe spiegare il dolore in corso.