Fonti:
http://www.orpha.net
www.osservatoriomalattierare.it
La carenza di vitamina B12 può svilupparsi per svariate ragioni, riconducibili ad un'insufficiente apporto alimentare ,ad un alterato assorbimento, o motazioni genetiche. Carenze importanti si accompagnano a gravi forme di anemia e degenerazioni del sistema nervoso.
L'anemia perniciosa è la più tipica sindrome da carenza di vitamina B12.
Carenza di vitamina B12 per alterato assorbimento
Per la particolare complessità strutturale, l'assorbimento della vitamina B12 è subordinato al suo legame con una sostanza glicoproteica, chiamata fattore intrinseco, prodotta dalle cellule parietali del corpo e del fondo dello stomaco. Solo una piccola quota viene assorbita per diffusione semplice.
Carenze di vitamina B12 possono essere la conseguenza di:
deficit di fattore intrinseco per resezione chirurgica dello stomaco (chirurgia bariatrica), a cui vengono sottoposte - ad esempio - persone gravemente obese;
deficit di fattore intrinseco per resezione chirurgica dello stomaco (gastrectomia) resasi necessaria - ad esempio - per curare ulcere dello stomaco complicate o per asportare tumori maligni;
deficit di fattore intrinseco per gastrite atrofica, una malattia caratterizzata dall'infiammazione cronica delle cellule della mucosa gastrica con perdita progressiva della componente ghiandolare;
deficit ereditari di fattore intrinseco (condizioni assai rare trasmesse su base genetica recessiva);
ilectomia: asportazione chirurgica dell'ileo (tratto finale dell'intestino tenue deputato all'assorbimento dei nutrienti, inclusa la vitamina B12);
morbo di Crohn, sindromi da malassorbimento, alterazioni della flora batterica intestinale, infestazione enterica da parassiti, acloridria (assenza di acido cloridrico nello stomaco, che può essere causata anche dall'assunzione degli inibitori della pompa protonica, farmaci utili nel trattamento del reflusso gastroesofageo e dell'ulcera peptica - vedi anche: farmaci che causano carenze vitaminiche);
assunzione di metformina, un ipoglicemizzante orale che può interferire con l'assorbimento della vitamina B12.
Carenza di vitamina B12 per insufficiente apporto alimentare
Il fabbisogno giornaliero medio di vitamina B12 per l'adulto varia dai 2 ai 6 microgrammi e viene facilmente coperto da una normale alimentazione. Le principali fonti di vitamina B12 sono gli alimenti di origine animale; in natura, piccole quantità vengono sintetizzate dai batteri, inclusi quelli che normalmente popolano l'intestino umano. Gravi carenze di vitamina B12 per insufficiente apporto alimentare sono abbastanza rare e possono interessare individui che praticano diete non equlibrate o persone anziane nelle quali coesistono problemi di assorbimento. Carenze subcliniche sono invece molto comuni, sia nelle categorie citate che nei Paesi in via di sviluppo.Sintomi da carenza di vitamina B12 Si manifestano solamente in presenza di gravi deficit protratti nel tempo. Possibile la comparsa di anemia progressivamente crescente, debolezza, pallore, ittero, stanchezza, lingua liscia, pruriginosa e molto rossa, formicolii alle estremità, ridotta percezione del dolore, irritabilità, mal di testa, depressione, diminuzione delle facoltà mentali (difficoltà di concentrazione, deficit di memoria), alterazioni dell'equilibrio, disturbi del sonno.
La sindrome di Imerslund-Grasbeck (IGS), o sindrome da malassorbimento selettivo di vitamina B12 (cobalamina) con proteinuria, è una malattia rara autosomica recessiva, caratterizzata da deficit di vitamina B12, che si manifesta di solito con anemia megaloblastica, che risponde alla somministrazione parenterale di vitamina B12, e che esordisce nell'infanzia. Altri sintomi sono il ritardo dello sviluppo e della crescita, le infezioni e i danni neurologici. In circa la metà dei casi è presente proteinuria di grado lieve (in assenza di segni di patologia renale). In alcuni pazienti Norvegesi sono state osservate anomalie delle vie urinarie. I test di assorbimento della vitamina B12 mostrano un assorbimento lento, non corretto dalla somministrazione di fattore intrinseco. I primi sintomi, come le difficoltà alimentari e il ritardo di crescita, l'irritazione, le infezioni respiratorie e gastrointestinali e il pallore, compaiono a partire dai 4 mesi (non immediatamente dopo la nascita come nel caso del deficit di transcobalamina), fino a parecchi anni dopo la nascita. Quando opportunamente ricercate, possono essere osservate anemia macrocitica e megaloblastosi. La sintomatologia neurologica importante non è comune. La sindrome è stata descritta per la prima volta in Finlandia e in Norvegia, dove la prevalenza è circa 1/200.000. Da allora, sono stati descritti circa 300 casi, non tutti diagnosticati correttamente. La causa della malattia consiste in un difetto del recettore per il complesso vitamina B12-fattore intrinseco dell'enterocita ileale. La terapia si basa sulla somministrazione per tutta la vita di vitamina B12, con la quale i pazienti godono di buona salute per anni. Tuttavia, la proteinuria persiste. I test utilizzati per valutare l'assorbimento indicano che è soddisfacente. I test di assorbimento della vitamina B12 radioattiva (ad esempio il test di Schilling) mostrano una 'risposta indicativa di malassorbimento'', ad esempio un assorbimento ridotto, che non viene corretto dalla simultanea somministrazione del fattore intrinseco. Deve essere tenuto presente che tutti i test che evidenziano un assorbimento patologico dovrebbero essere ripetuti dopo la correzione del difetto, in quanto il deficit di vitamina B12 altera la funzione degli eritrociti. Le basi molecolari del malassorbimento selettivo e della proteinuria riguardano una mutazione nel gene cubilina (CUBN) sul cromosoma 10 o nel gene amnionless (AMN) sul cromosoma 14. Queste due proteine sono componenti del recettore del complesso vitamina B12-fattore intrinseco nel piccolo intestino (ileo) e del recettore che media il riassorbimento tubulare della proteina dalla prima urina. I casi di deficit congenito del fattore intrinseco, dovuti a mutazioni nel gene del fattore intrinseco (GIF), sono spesso scambiati per malassorbimento selettivo di cobalamina con proteinuria. Queste condizioni possono essere differenziate attraverso l'analisi dei geni CUBN, AMN e GIF, evitando di utilizzare il test per l'assorbimento della vitamina B12 radioattiva. Nella diagnosi di questa malattia, è importante tenere presente che il deficit di cobalamina colpisce la funzione degli enterociti; perciò, tutti i test che suggeriscono un malassorbimento generale e di cobalamina dovrebbero essere ripetuti dopo la correzione del deficit.
rarissima malattia cbl-hcy-MMA-
Uno studio internazionale, a cui hanno partecipato ricercatori svizzeri, tedeschi, americani e e canadesi, pubblicato su Nature Genetics, ha individuato una nuova malattia genetica relativa alla carenza da B12, identificando un gene essenziale per il trasporto della vitamina nelle cellule. Questa scoperta consentirà la diagnosi precoce della rara malattia genetica e suggerisce nuove opzioni di trattamento.
Un precedente studio aveva dimostrato come la vitamina B12 entrasse all’interno delle cellule umane con l’aiuto di una proteina di trasporto specifica. Grazie anche a questo studio precedente è stato possibile individuare un nuovo gene, ABCD4, associato alla proteina di trasporto di vitamina B12 e responsabile della malattia cbl-hcy-MMA, una combinazione di omocistinuria e aciduria metilmalonica, due rare malattie metaboliche. Utilizzando il sequenziamento genico i ricercatori hanno individuato due diverse mutazioni del gene ABCD4, che possono essere compensate con l’aggiunta di una proteina non mutata, consentendo così l’adeguata integrazione delle vitamine nelle cellule.